Le giornate di primavera -anche in alta montagna- vedono lo spuntare di erbe e piante, molte delle quali usate anticamente sia in cucina sia in altri ambiti. Una passeggiata tra fiori e campi, nella natura che si è destata dal sonno invernale, vi condurrà alla scoperta e alla riscoperta di antichi odori e particolari ingredienti dimenticati.
Cerfoglio, tanaceto, aneto, balsamita sono alcune delle piante utilizzate ancora adesso nella tradizione culinaria della vallata; l’abrotano, il dragoncello, il coronopo e il macerone, con le loro profumazioni, erano utilizzate come rimedi farmacologici o per usi domestici, al confine tra scienza erboristica e ritualità esoterica.