Colledara
Collocato in una zona collinare da cui si può ammirare la stupenda e massiccia catena del Gran Sasso, il comune di Colledara si costituì in seguito al trasferimento della vecchia sede di Castiglione della Valle in una zona più idonea allo sviluppo urbano. A causa di questa dislocazione della sede comunale alcuni importanti documenti sono purtroppo andati perduti e pregevoli monumenti sono stati distrutti. Nella parte alta del paese si può ammirare l’antica abitazione del critico letterario ed artistico, dialettologo e scrittore Fedele Romani.
Da visitare è anche la chiesa parrocchiale di San Paolo, posizionata nel punto più alto di una collinetta e risalente al XVI secolo. L’interno della chiesa è composto da un’unica navata centrale, che conserva un altare ligneo di fattura barocca e l’altare maggiore, parte in legno e parte in gesso, che riporta sulla predella una serie di tavole decorate con scene di paesaggio.
La vita del comune è animata dalle tante piccole frazioni, ognuna delle quali conserva monumenti di pregio e ha dato i natali ad illustri personaggi del passato: il piccolo centro di Pantani, dove è nato il medico Ulderico Martelli, che fu anche poeta e scrittore umanista; Villa Ilii, con la sua piccola chiesetta in onore di San Pasquale, costituita da una semplice facciata in laterizio e risalente al tardo XVIII secolo; Chiovano, dove si trova la chiesetta dedicata alla Madonna di Loreto, che risalta per la sua semplicità e per l’altare ligneo; Ornano, dove si erge la chiesetta di San Giorgio, con altari barocchi, parte lignei parte in stucco, e dove nacque uno dei più grandi poeti del dialetto abruzzese, Ermando Magazzeni, la cui poetica era fatta di piccole cose indispensabili e in cui trovavano ampio spazio gli affetti familiari; Villa Petto, dove si possono ammirare la chiesa con i resti della Torre Saracena dell’antico castello e il soffitto ligneo della chiesa nella località di Bascianella.
Oltre che ammirare queste piccole meraviglie storiche ed architettoniche, nel paesino di Colledara il visitatore può concedersi un piacere ristoro e può gustare la tipica e tradizionale Porchetta, la cui ricetta si tramanda di generazione in generazione.