Ai piedi della parete del Monte Camicia, al limitare di un bosco rigoglioso, tra il sibilo del vento che scuote le chiome dei faggi, in un continuo ed armonioso ondeggiare della natura tutta, accompagnati nella passeggiata da volpi e scoiattoli che si rincorrono, giocando all’ombra degli lunghi fusti che si stagliano alti verso il cielo, il rifugio Enrico Faiani accoglie ed offre ristoro ai visitatori che percorrono questi ameni sentieri.
La recente costruzione interamente ecosostenibile, voluta e gestita dalla sezione locale del Cai, sorge custode di una natura incontaminata, spontanea e a tratti selvaggia nella quale l’intero territorio di Castelli è immerso. Il rifugio, intitolato all’alpinista ed esperto conoscitore di queste montagne Enrico Faiani, racconta una storia d’amore per la montagna, una vita quasi simbiotica con essa, in quell’abbraccio metaforicamente rappresentato dalle pietre che ne costituiscono la struttura. Da qui si inerpica il sentiero, percorso per secoli dagli artigiani castellani, alla ricerca della silice fondamentale per la produzione delle bellissime maioliche.
Il Colle dei Cavatori è da sempre meta di quanti ricercano la magia del passato e, con una sorta di devozione verso le antiche pratiche artigianali, si incamminano in un percorso quasi spirituale, capace di ricreare l’armonia con la natura e di risvegliare il senso profondo del contatto diretto con essa.