Istituto d'Arte F. A. Grue
Sorto nel 1906 come polo di eccellenza per lo studio della tradizione ceramica e con l’intento di guidare la produzione verso il futuro, il Liceo Artistico per il Design “Grue”, già Regia Scuola d’Arte, è una delle scuole d’arte più antiche d’Abruzzo e tra le più antiche d’Italia. Nell’arco della sua storia ultracentenaria ha formato e ospitato importanti nomi dell’arte contemporanea e ha saputo imprimere nuova linfa e nuovi stimoli creativi alla produzione di maiolica castellana.
Posto ai piedi della montagna, in un anfiteatro di rara bellezza, il liceo è in grado di accogliere il visitatore in un ambiente moderno e trasmette, sin dall’artistica scalinata d’ingresso, il principio che sta alla base della sua missione: imparare dalla tradizione del passato per guardare al futuro. Gli studenti e il personale tutto vi accoglieranno in una vera scuola-museo, accompagnandovi alla scoperta della ricchissima biblioteca, punto di riferimento per gli studiosi del campo artistico e del design.
Potrete visitare le aule in cui rivivere la magia della produzione artigianale tra strumenti tradizionali e macchinari moderni, in un percorso espositivo costellato di opere realizzate nel corso del tempo dagli alunni e dagli illustri insegnanti che qui si sono formati. La visita ai laboratori è propedeutica alla scoperta dei due luoghi simbolo di questa scuola: la ricchissima raccolta internazionale d’arte ceramica contemporanea, che da oltre trent’anni raccoglie opere in ceramica realizzate e donate da artisti internazionali (e che vanta oltre cinquecento pezzi provenienti da tutto il mondo), e il Presepe Monumentale di Castelli, la più celebre tra le opere realizzate da alunni ed insegnanti di questa scuola che, per la sua unicità, è stata in passato esposta in importanti Capitali mondiali (Roma, Tel Aviv, Gerusalemme) e recentemente nella culla della cristianità, in Piazza San Pietro.
L’opera si presenta come un complesso di 54 statue a grandezza monumentale, realizzate tra il 1965 e il 1975 da alunni ed insegnanti della scuola, che ripercorrono le scene della natività, ma che sanno trasmettere allo spettatore un messaggio relativo all’epoca nella quale esse sono state progettate e realizzate. Così, tra i pastori che fanno visita alla capanna, si possono incontrare un boia ed un condannato a morte, a testimonianza dell’abolizione della pena di morte in Francia negli anni Settanta; due uomini oranti in vesti religiose, riferimento al Concilio Vaticano II ed un astronauta, testimonianza del primo allunaggio e omaggio ai progressi della scienza.