Nella parte più alta del centro storico di Castelli, punto di incrocio tra i vicoli rinascimentali, si staglia la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista.
L’ingresso è preceduto da una monumentale scalinata, realizzata con materiale proveniente dalla diruta abbazia benedettina di San Salvatore. Ai lati della scalinata due colonne in pietra provenienti, secondo alcune testimonianze, da un antico tempio romano, accompagnano il visitatore che si accinge ad accedere al monumento.
Di incerta provenienza sono invece una testina in pietra (da alcuni identificata con la dea Flora, da altri come una figura maschile) ed una pietra squadrata decorata a bassorilievo con l’immagine di un grifone, incastonate nella parete frontale dell’edificio.
La chiesa è stata costruita sul finire del Cinquecento (come testimonia l’iscrizione sul portale d’ingresso), in sostituzione della precedente chiesa di San Pietro (ormai non più visitabile), divenuta troppo angusta per una popolazione in continua crescita. L’interno della chiesa è asciutto e solenne, frutto di ristrutturazioni che si sono susseguite nel corso dei secoli.
La struttura presenta tre navate, un altare centrale e sei altari laterali, decorati con importanti opere ceramiche e pittoriche, che testimoniano la ricchezza e l’importanza di questo luogo. La chiesa custodisce, tra le opere, una bellissima Madonna lignea del XIII secolo ed un ambone in pietra scolpita a bassorilievo che raffigura i simboli degli Evangelisti, provenienti dal convento benedettino di San Salvatore, ed una pala d’altare in maiolica, realizzata nel 1647 da Francesco Grue, che raffigura la Madonna di Loreto con Santi. Ultima delle opere di cui la chiesa si è arricchita è la monumentale Via Crucis in ceramica realizzata dall’artista Nino Di Simone, che fonde insieme contemporaneità e tradizione.