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Il vero cuore del centro storico di Castelli è la così detta “portella” (così chiamata perché vi sorgeva una delle porte cittadine, oggi murata), in fondo alla “piazza grande” (la via centrale, oggi dedicata a Carmine Gentile, ottimo pittore vissuto nel primo Settecento).

In fondo a questa via sorgeva l’abitazione della famiglia Pompei, nonché la bottega di Orazio Pompei, considerato il padre della maiolica castellana, in quanto è il primo maiolicaro del quale si conosca un’opera datata e firmata. La splendida Madonna con Bambino, attualmente custodita al Museo delle Ceramiche, reca infatti l’indicazione ORO (cioè appunto Orazio) e l’anno di realizzazione, 1551.

Questa preziosa mattonella, che anticamente era posta sull’architrave della porta di Pompei, fu prelevata ed esposta nella Raccolta Civica, dalla quale fu trafugata nel 1977, insieme ad altri manufatti ceramici di grande valore. Finita sul mercato del collezionismo privato, la mattonella fu recuperata nel 1993 a Londra e riportata in paese.

L’abitazione di Orazio, nota per l’iscrizione che ne sormontava una finestra (HAEC EST DOMUS ORATII FIGULI, 1562, “questa è la casa del pittore Orazio”), è oggi sede di un laboratorio privato. Negli anni Novanta la Soprintendenza per i beni culturali ha autorizzato una campagna di scavi in prossimità della bottega del vasaio cinquecentesco, o meglio in quella che ne era la discarica. I cocci rinvenuti si sono rivelati di grandissima importanza perché hanno permesso non solo di avere una più approfondita conoscenza della maiolica di quel periodo, ma anche di attribuire con certezza a Castelli (ed in particolare alla bottega dei Pompei) la realizzazione del prestigioso corredo Orsini-Colonna, così chiamato dai nomi delle importanti famiglie romane che lo commissionarono per suggellare la loro riappacificazione.

Alla bottega Pompei sono riconducibili, per via di alcuni elementi artistici e di stile, altre importanti opere della produzione artistica castellana, come il primo soffitto della chiesa di San Donato o il bellissimo crocifisso in legno e maiolica custodito nell’altare della Croce all’interno della chiesa di San Giovanni Battista.

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  • comune di Castelli sotto la neve a Teramo in  Abruzzo del Gran Sasso D'Italia
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