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Chiesetta nel percorso tra i boschi da Fano a Casale San Nicola passando per Corno nella Valle del Gran Sasso in Abruzzo

Anello Fano a Corno - Casale San Nicola (via Pisciarellone)

Da Fano a Corno a Casale San Nicola (via Pisciarellone)

Chiesetta nel percorso tra i boschi da Fano a Casale San Nicola passando per Corno nella Valle del Gran Sasso in Abruzzo

Livello di difficoltà

  • T Turistico
  • E Escursionistico
  • EE per Escursionisti Esperti
  • EEA per Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Adatto a piedi

Adatto in Mountain Bike


Altitudine minima
626 m
Distanza totale
7.71 km
Altitudine massima
901 m
Tempo totale
1h 07m 29s
Dislivello totale
348 m
Punti di interesse
0
Perdita di quota totale
347 m
Punti del percorso
2927
Velocità massima
34.1 m/s
Indicazioni stradali
0
Velocità media
1.9 m/s
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Distanza
Altimetria
Velocità
Frequenza cardiaca
km
mps
m
km
mi
m
ft
mile/hr
ft/sec
km/hr
m/s

Scheda Tecnica

Difficoltà T (turistico)
Impegno Fisico *
Bellezza ****
Segnaletica Scarsa
Quota di partenza 626m s.l.m
Quota di arrivo 626m
Dislivello positivo 314+
Dislivello negativo 314-
km 7,4 km
Tempo di percorrenza 1h
Rete telefonica Sempre presente
Fonti di acqua Si
Punti di appoggio (rifugi o bivacchi) No
Adatto per famiglie Si
Periodo consigliato Primavera-Autunno

Descrizione

Breve anello ai piedi del “Paretone” sul versante teramano del Gran Sasso. Nonostante l’invadenza dell’autostrada, il percorso regala viste spettacolari. Punto di partenza ed arrivo di questa escursione, è la piccola frazione di Fano a Corno (650 mt), racchiusa all’interno della catena montuosa (4 km dal comune).

Percorso prevalentemente su asfalto eccetto il tratto finale in discesa (Carrareccia) per tornare in paese. Si attraversa per intero il piccolo borgo e dopo circa 400 mt, si svolta a destra e si costeggia la piccola chiesa (San Salvatore) ed un campetto da calcio. 

Si continua a mantenere la destra al successivo bivio  direzione Cascata di Biselli nota con il nome “Pisciarellone”. Dopo un leggero sali scendi di circa 1,5km (località Gravone) , si giunge ad un altro bivio.Qui, in località denominata “fosso Mattucci” , anziché continuare in direzione Cascata di Biselli, si svolta a sinistra e si inizia a salire in direzione Casale S. Nicola. 

Arrivati al paese di Casale, lo si supera per intero attraversando un piccolo ponte. Al successivo bivio si svolta a destra e si sale su una strada dapprima asfaltata che poi diventerà brecciata e la si percorre per circa 2 chilometri direzione “ex cantieri Cogefar” . Terminata la piccola salita , si giunge ad un piccolo incrocio e si svolta a sinistra.

Si costeggia a destra un piccolo allevamento di bestiame e si attraversa un intero spiazzo fino ad arrivare all’ingresso di un altro sentiero.  Da qui in poi inizia la discesa di circa 2 chilometri che porta di nuovo al borgo di Fano a Corno, e a chiudere il percorso ad anello. Durante la discesa si incontra una piccola chiesetta denominata “Chiesetta dell'Acquara”.

Punti di Interesse

La faggeta

"La grande fascia di bosco è costituita essenzialmente da faggete, per la maggior parte governate ad alto fusto. Nelle aree meno accessibili si sono conservati boschi maturi con alberi dalle grandi dimensioni.

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Alcuni mostrano il tipico portamento a "candelabro", conseguenza delle capitozzature effettuate in passato per ottenere frasche per il bestiame, come quelli che si rinvengono lungo il sentiero che porta alla chiesa alpestre di San Nicola. Le faggete di quest'area presentano alcuni aspetti interessanti connessi alla presenza dell'asaro (Asarum europaeum), specie non comune in Appennino. Generalmente, questi boschi si caratterizzano come ambienti forestali piuttosto poveri di specie del sottobosco poiché la luce riesce difficilmente a penetrare la fitta chioma degli alberi.

L’Acerone

Nelle zone rocciose, al faggio si sostituiscono tassi, tigli e aceri. Tra questi merita una menzione particolare il famoso Acerone, un acero (Acer pseudoplatanus) dalle dimensioni colossali e totalmente cavo all'interno che veglia sulla montagna di Isola. - 8 mt di circonferenza - 35 mt di altezza - la cavità può contenere 5-6 persone Un vero gigante della Natura! Le aree forestali meglio conservate risultano quelle più ricche di fauna. In particolare la Rosalia alpina, un insetto molto raro e dalla vivace livrea legato ai grandi faggi marcescenti, inoltre diverse specie di uccelli forestali come la balia dal collare o il pigliamosche. Sui grandi faggi nidifica l'astore, un potente rapace legato proprio alle grandi estensioni boschive ben conservate e selvagge". (Info Parco)

L’Eremo di San Nicola

La sua costruzione risale al 1000-1100 a.C., sorge a circa 1000 mt. di altezza vicino ad una pianura denominata “Prato dei Fiori”; vi si arriva percorrendo una mulattiera che da Casale San Nicola porta al Corno Grande. Il monastero nacque per influenza della riforma eremitica di San Pier Damiani come primitivo eremo sul Monte Corno. Nel 1187 tra le pertinenze di S. Croce di Fonte Avellana era attestata la chiesa Sancti Nicolay de Cornu, sotto la cui giurisdizione rimase fino al 1652 quando per ordine di Innocenzo X vennero soppressi i piccoli monasteri. Nel 1342 il convento era tenuto a pagare la decima papale. La piccola chiesetta – di origine romanica – è oggi in ottimo stato di conservazione; essa presenta una muratura formata dall’assemblaggio di blocchi squadrati di pietra calcarea con malta ed un tetto a doppio spiovente. Vicino si possono osservare i resti degli antichi edifici monastici.

Fonte Nera

Una caratteristica fonte del luogo (1060 metri) usata per abbeverare il bestiame soprattutto nella transumanza ed ora sosta di numerose gite di campagna. L'acqua della fonte è potabile e vi si possono lasciare immerse bibite a rinfrescare. Il posto è ricco di alberi e ci si trova praticamente inseriti nella natura in tutto il suo splendore sotto il magnifico paretone del Corno Grande.

Chiesa Dell’acquara

Piccolo Santuario Lungo il percorso che anticamente portava a Roma sorge un gioiellino immerso nella natura: tra le frazioni di Fano a Corno e Casale San Nicola, in un suggestivo paesaggio ai piedi del Corno Grande, la chiesetta dell’Acquara venne eretta probabilmente intorno alla metà dell’Ottocento. La leggenda narra di un viandante che perse i due figli per l’improvviso arrivo del maltempo: se ci fosse stato un piccolo riparo, forse le cose sarebbero andate diversamente. Fu così che venne eretta la piccola chiesa, poi distrutta da intemperie e terremoti. Riportata all’antico splendore nel 2016 dagli abitanti di Fano a Corno, che l’hanno ristrutturata sistemandola con nuovi accorgimenti. Un luogo del popolo e per il popolo, sempre aperto e fruibile a tutti: devoti, viandanti, pastori, escursionisti. Sulla facciata anteriore, in ricordo della tragedia riportata dai racconti popolari, è possibile leggere una scritta in latino tratta dalle Lamentazioni di Geremia.

Per chi vuole arrampicare, esplorare le alte quote o affrontare una gita in montagna, consigliamo di farlo in compagnia di una guida locale. Gli accompagnatori di media montagna e le guide alpine sono l'unica figura professionale abilitata all'accompagnamento su terreno di media e d'alta montagna ed all'insegnamento dell'alpinismo ( su ghiaccio e roccia) e dello sci alpinismo.

Le esperte guide e accompagnatori del nostro Gran Sasso, che conoscono il territorio da quando erano ragazzini, vi mostreranno i posti più belli e segreti e sapranno trasmettervi la passione ed il rispetto per la montagna.