Il salto in primavera è ricco d'acqua, si biforca in due getti (di oltre 100 metri di altezza) che guizzano al vento, nell'abbraccio suggestivo del grande anfiteatro roccioso che lo circonda.
Si può anche vivere l'emozione di arrivare dietro la cascata dove la parete strapiombante rimbomba per il canto delle acque, che toccano terra leggere e poi risalgono vaporizzandosi nell'aria. Si sale poi a monte della cascata, in un bosco ancora brullo ma impreziosito dalle fioriture primaverili, fino al luogo di culto della Madonna delle Masserie, scampata a una valanga per miracolo. Lì il letto del fiume scorre lentamente e crea delle verdi pozze d'acqua prima del grande salto nel vuoto.