Casale San Nicola - San Pietro (Canale di Gronda)
Casale San Nicola - San Pietro
Livello di difficoltà
- T Turistico
- E Escursionistico
- EE per Escursionisti Esperti
- EEA per Escursionisti Esperti, con Attrezzature
Adatto a piedi
Adatto in Mountain Bike
- Altitudine minima
- 797 m
- Distanza totale
- 10.33 km
- Altitudine massima
- 1133 m
- Tempo totale
- 1h 05m 36s
- Dislivello totale
- 287 m
- Punti di interesse
- 0
- Perdita di quota totale
- 363 m
- Punti del percorso
- 243
- Velocità massima
- 11.6 m/s
- Indicazioni stradali
- 0
- Velocità media
- 2.62 m/s
Scheda Tecnica
Difficoltà | E (Escursionistico) |
Impegno Fisico | *** |
Bellezza | **** |
Segnaletica | CAI Bianco/Rosso |
Quota di partenza | 859m s.l.m |
Quota di arrivo | 760m |
Dislivello positivo | 100+ |
Dislivello negativo | 240- |
km | 12 |
Tempo di percorrenza | 2h |
Rete telefonica | Sempre presente |
Fonti di acqua | Si |
Punti di appoggio (rifugi o bivacchi) | No |
Adatto per famiglie | Si |
Periodo consigliato | Primavera-Estate |
Descrizione
Itinerario consigliato solo in estate e in condizioni di asciutto. Il percorso dalla "Valle dell'Inferno" a S.Pietro e' fortemente esposto al pericolo di valanghe anche in primavera.
Partenza di questo giro è la piccola frazione di Isola del Gran Sasso d'Italia: Casale S. Nicola.
Si esce dal paese e si prosegue a destra per una carrareccia a tratti impegnativa verso la "Valle dell'Inferno". Da qui il percorso guadagnato il dislivello iniziale, mantiene una quota costante di (1000 m circa ) su un sentiero in terra battuta con una bellissima faggeta che attraversa parte del versante. L'inizio della discesa è indicato da una freccia rossa verniciata su un faggio. La prima parte è un sentiero ripido con fondo non molto stabile, poi però diventa più semplice.
Si arriva così ad intercettare una comoda e veloce mulattiera immersa nel bosco. Qui si tiene la destra e la si percorre interamente, fino a raggiungere la strada asfaltata. Da qui si svolta leggermente a sinistra e in discesa, e dopo pochi minuti, si arriva alla piccola frazione di San Pietro.
Punti di Interesse
Le faggete di quest'area presentano alcuni aspetti interessanti connessi alla presenza dell'asaro (Asarum europaeum), specie non comune in Appennino. Generalmente, questi boschi si caratterizzano come ambienti forestali piuttosto poveri di specie del sottobosco poiché la luce riesce difficilmente a penetrare la fitta chioma degli alberi.
L’Acerone
Nelle zone rocciose, al faggio si sostituiscono tassi, tigli e aceri. Tra questi merita una menzione particolare il famoso Acerone, un acero (Acer pseudoplatanus) dalle dimensioni colossali e totalmente cavo all'interno che veglia sulla montagna di Isola.
- 8 mt di circonferenza
- 35 mt di altezza
- la cavità può contenere 5-6 persone
Un vero gigante della Natura!
Le aree forestali meglio conservate risultano quelle più ricche di fauna. In particolare la Rosalia alpina, un insetto molto raro e dalla vivace livrea legato ai grandi faggi marcescenti, inoltre diverse specie di uccelli forestali come la balia dal collare o il pigliamosche. Sui grandi faggi nidifica l'astore, un potente rapace legato proprio alle grandi estensioni boschive ben conservate e selvagge". (Info Parco)
L'Eremo di San Nicola
La sua costruzione risale al 1000-1100 a.C., sorge a circa 1000 mt. di altezza vicino ad una pianura denominata “Prato dei Fiori”; vi si arriva percorrendo una mulattiera che da Casale San Nicola porta al Corno Grande.
Il monastero nacque per influenza della riforma eremitica di San Pier Damiani come primitivo eremo sul Monte Corno.
Nel 1187 tra le pertinenze di S. Croce di Fonte Avellana era attestata la chiesa Sancti Nicolay de Cornu, sotto la cui giurisdizione rimase fino al 1652 quando per ordine di Innocenzo X vennero soppressi i piccoli monasteri.
Nel 1342 il convento era tenuto a pagare la decima papale.
La piccola chiesetta – di origine romanica – è oggi in ottimo stato di conservazione; essa presenta una muratura formata dall’assemblaggio di blocchi squadrati di pietra calcarea con malta ed un tetto a doppio spiovente. Vicino si possono osservare i resti degli antichi edifici monastici.
Fonte Nera
Una caratteristica fonte del luogo (1060 metri) usata per abbeverare il bestiame soprattutto nella transumanza ed ora sosta di numerose gite di campagna. L'acqua della fonte è potabile e vi si possono lasciare immerse bibite a rinfrescare. Il posto è ricco di alberi e ci si trova praticamente inseriti nella natura in tutto il suo splendore sotto il magnifico paretone del Corno Grande.
San Pietro
è una frazione di Isola del Gran Sasso (Teramo) inerpicata a m.780 s.l.m. sulle pendici del Gran Sasso. E’ borgo incastonato nello splendido scenario dei Monti Brancastello e Prena, dalle cui pendici si originano abbondanti acque sorgive. È questa la zona dove scaturisce l’acqua che disseta la provincia di Teramo; un luogo in cui gli acquiferi vengono alla luce e nel tempo hanno modellato il paesaggio e influenzato le attività e la cultura delle comunità locali. La struttura dispone di un giardino esterno, dove è possibile visionare esemplari di gufo reale in cattività.
Chiesa di S.Pietro
Citata in documenti del XII secolo, ci si presenta nelle vesti di una ricostruzione settecentesca su un impianto cinquecentesco. A riprova, sulla soglia del portale laterale incorniciato in pietra è la data in forma mista M D 8 (1508), mentre sul suo architrave si legge la data 1706. La chiesa ha copertura a capanna e sulla facciata si apre un semplice portale ad architrave piano sormontato da una lunetta. Alla sua parete sinistra è appoggiato un tozzo campanile a base quadrangolare che termina con una cupoletta quadra e curva e che sostiene quattro campane. Su una di questa si legge “Apostolorum Principi / Tu es pastor Ovium / princeps Apostolorum / Sancte Petre clemens accipe / voces precantum – Pontifica Fonderia Marinelli – Agnone” quale esortazione alla clemenza di S.Pietro, primo tra gli Apostoli, Pastore di pecore, affinché ascolti le voci di chi lo prega.
Il Museo Delle Acque del Parco
Il Centro per le Acque del Parco è un allestimento museale interattivo il cui tema di fondo è il mondo delle acque del Gran Sasso e della Laga con varie sezioni tematiche: l’acqua e il lavoro dell’uomo, l’acqua e l’energia, l’acqua e la montagna, l’acqua e l’esplorazione, l’acqua, il lavoro dell’uomo e la tecnologia, l’acqua nei culti popolari, nella poesia e nel mito.
La visita al Centro per le Acque offre ai visitatori una esperienza diretta e coinvolgente, mentre alle scolaresche permette un percorso didattico-esplorativo che, attraverso la rappresentazione degli ambienti naturali ed umani del Parco, invita ad approfondire il valore della risorsa acqua dal punto di vista biologico e geologico, ma anche storico, antropologico e culturale.
Le sale sono state allestite utilizzando i mezzi più innovativi ed emozionanti della museografia per raccontare con immagini ed esperienze multimediali il mondo delle acque sulle montagne del Parco come parte di un unico sistema planetario. Diverse sezioni tematiche caratterizzano il percorso museale: l’esplorazione della montagna; le forme dell’acqua; l’acqua e la roccia, l’acqua e l’energia; l’acqua e il lavoro dell’uomo; l’acqua nel culto, nella poesia e nel mito.
Il Centro per le Acque, oltre a svolgere una mirata azione didattica è il punto di riferimento del Parco per la ricerca, lo studio e l’osservazione delle acque nei diversi ambienti ed ecosistemi naturali. La struttura è dotata di uno speciale percorso di visita per non vedenti per i quali, inoltre, all’esterno del Centro, seguendo le antiche mulattiere che conducono alla faggeta, è stato
realizzato un Sentiero Natura, della lunghezza di circa un chilometro che raggiunge la storica sorgente dell’Acquatina.
ORARI DI APERTURA
1 maggio-30 settembre:
Aperto il venerdì sabato e domenica ore 10.00-16.00
1 ottobre-10 giugno:
Aperto il venerdì ore 9.30-15.30 e altra giornata su prenotazione.
COSTO
Costo ingresso: € 2,00 / per la visita guidata € 3,00
Ingresso gratuito per i ragazzi al di sotto dei 10 anni di età, per gli ultrasettantenni e per i residenti.
DURATA
Tempo di durata della visita: 40' circa
Tel: +39 0861 976070 Tel: +39 335 1048318
www.gransassolagapark.it
Per chi vuole arrampicare, esplorare le alte quote o affrontare una gita in montagna, consigliamo di farlo in compagnia di una guida locale. Gli accompagnatori di media montagna e le guide alpine sono l'unica figura professionale abilitata all'accompagnamento su terreno di media e d'alta montagna ed all'insegnamento dell'alpinismo ( su ghiaccio e roccia) e dello sci alpinismo.
Le esperte guide e accompagnatori del nostro Gran Sasso, che conoscono il territorio da quando erano ragazzini, vi mostreranno i posti più belli e segreti e sapranno trasmettervi la passione ed il rispetto per la montagna.
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La Compagnia delle Guide Gran Sasso d'Italia:
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Esperienza Natura: