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Escursione in vetta dal bosco di Pagliare per il Vallone di Fossaceca al Monte Prena nella Valle Siciliana in Abruzzo

Dal Bosco di Pagliara per il Vallone di Fossaceca al Monte Prena

Dal Bosco di Pagliare per il Vallone di Fossaceca al Monte Prena

Escursione in vetta dal bosco di Pagliare per il Vallone di Fossaceca al Monte Prena nella Valle Siciliana in Abruzzo

Livello di difficoltà

  • T Turistico
  • E Escursionistico
  • EE per Escursionisti Esperti
  • EEA per Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Adatto a piedi


Altitudine minima
854 m
Distanza totale
13.9 km
Altitudine massima
2587 m
Tempo totale
7h 10m 19s
Dislivello totale
2781 m
Punti di interesse
4
Perdita di quota totale
3299 m
Punti del percorso
352
Velocità massima
1.9 m/s
Indicazioni stradali
0
Velocità media
0.54 m/s
# Altimetria Distanza parziale Distanza Velocità Part time Frequenza cardiaca
1 Colle di malanotte 1428 m 0 km 0 km 0 m/s N/A N/A
2 Piano d'Abbruna 2369 m 2.11 km 2.11 km 0.2 m/s 02:54:08 N/A
3 Monte Prena 2580 m 0.35 km 2.46 km 0.25 m/s 00:23:58 N/A
4 Fonte del Peschio 1393 m 2.16 km 4.62 km 0.25 m/s 02:24:51 N/A
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m
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mile/hr
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Scheda Tecnica

Difficoltà EE (escursionisti esperti)
Impegno Fisico ****
Bellezza ****
Segnaletica CAI Bianco/Rosso
Quota di partenza 854m s.l.m
Quota di arrivo 2587m
Dislivello positivo 1477+
Dislivello negativo 1989-
km 13,91km
Tempo di percorrenza 7h10m Andata
Rete telefonica Sempre presente
Fonti di acqua Fonte del peschio
Punti di appoggio (rifugi o bivacchi) No
Adatto per famiglie No
Periodo consigliato Primavera-Autunno-Estate

Descrizione

Si parte dal Bosco di Pagliare (844m) e si percorre la comoda mulattiera a forma di M fino ad uscire dalla faggeta in corrispondenza della Fonte del Peschio (1378 (m); Si tralascia la deviazione a sx (che sarà la via di discesa) e si prosegue traversando fossi e valloni fino al Colle di Malanotte (1415m) da cui la traccia scende nel bellissimo vallone di Fossaceca, dominato dal Cimone di Santa Colomba e dalla frastagliata dorsale del Centenario che appare molto distante. Si risale il ripido vallone circondati da scenari sbalorditivi fino ad intercettare in corrispondenza della testata la via delle Cimette che viene percorsa in direzione Est per giungere fino al Piano d'Abbruna. Da qui si sale per la via normale al Monte Prena (2561m), cima culminante di questo stupendo anello. Per la discesa, si ritorna al Piano d'Abbruna e si individua in direzione Nord Ovest il costone che porta alla Cimetta (2266m), quest'oggi popolata da un nutrito branco di camosci, e si segue un sentiero che porta fino alla Fonte del Peschio. Il rientro alla base avviene mediante la mulattiera che attraversa il Bosco di Pagliare. Escursione stupenda in ambienti selvaggi e incontaminati, abbastanza faticosa per il cospicuo dislivello accumulato.

Punti di Interesse

Prese d’acqua del ruzzo

Questo acquedotto è stato terminato negli anni '30 del secolo passato con le storiche captazioni di tre grandi sorgenti: la Fossaceca, le Piscine, e il Peschio. Ma non basta l'acquedotto, anche l'ENEL negli anni 30 ha captato queste acque per la produzione di energia elettrica. Ci ha lasciato un sentiero che è possibile prendere da quota 1040 m circa, lungo il percorso che sale da Piano del Fiume per la chiesetta di Santa Colomba. Il sentiero, protetto con cavi d'acciaio, a tratti è scavato nella roccia e traversa su pareti verticali offrendo una splendida veduta sulla cascata di Vena Roscia (vena rossa).

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Anche nel fosso Malepasso ci sono captazioni e cascate (Mescatore, Veceliera). Un terreno di gioco per i torrentisti che viene frequentato dagli anni '90, probabilmente queste sono le forre più frequentate del Gran Sasso. La Fossaceca in particolare è diventata una classica dell'Italia Centrale.

La cascata di Vena Roscia

E’ la più alta in quota delle cascate che si trovano lungo il corso del Ruzzo. Proviene dalla sorgente di Fossaceca (quota 1497). Forma un salto di 16 metri (da quota 1009 a quota 993).

Fonte del Peschio

Una fonte di passaggio per la transumanza, acqua potabile e vista mozzafiato.

Monte Prena (2.561 m s.l.m)

è una vetta del Gran Sasso d'Italia, la sesta per altezza, posta sulla dorsale più orientale del massiccio lungo la cresta che lo collega al vicino Monte Camicia a sud-est e al Monte Brancastello a nord-ovest. La sua caratteristica è la sua dualità geomorfologica rispetto al Monte Camicia: il versante aquilano che guarda verso Campo Imperatore è roccioso e fortemente frastagliato (che ne fanno un versante altamente suggestivo), mentre il versante opposto teramano è pressoché erboso e meno aspro sebbene a maggior dislivello e ugualmente ripido. Lenti e incessanti fenomeni di erosione dovuti allo scioglimento primaverile delle nevi, alla pioggia e al tipo di roccia estremamente friabile hanno prodotto nel tempo un vasto ghiaione alluvionale (conoide di deiezione) sul versante aquilano fino alla base dell'altopiano di Campo Imperatore noto come Ghiaione del Prena. Fa parte del gruppo del Prena anche il Monte Infornace sulle cui pendici è posto il Nevaio di Fonte Rionne e le cosiddette Torri di Casanova. Diversi e di varia difficoltà sono i percorsi escursionistici e alpinistici che portano in vetta (tra cui la Via dei Laghetti). Dalla cima la vista spazia da una parte sull'intera provincia di Teramo e il mar Adriatico in lontananza, dall'altra su Campo Imperatore. La cresta fa parte del cosiddetto Sentiero del Centenario.

  • Escursione In Vetta Nella Valle Siciliana In Abruzzo Dal Bosco Di Pagliara Al Monte Prena Foto 1
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Per chi vuole arrampicare, esplorare le alte quote o affrontare una gita in montagna, consigliamo di farlo in compagnia di una guida locale. Gli accompagnatori di media montagna e le guide alpine sono l'unica figura professionale abilitata all'accompagnamento su terreno di media e d'alta montagna ed all'insegnamento dell'alpinismo ( su ghiaccio e roccia) e dello sci alpinismo.

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